BRANI TRATTI DALLA MIA TESI SULLA CROMOLOGIA
Una precisazione
Per il colore Verde devo fare una piccola introduzione poiché è il perno portante di tutto il sistema, da esso nascono e si appoggiano sia i colori inferiori: Rosso, Arancio e Giallo; sia i colori superiori: Azzurro, Blu e Viola.
L’energia libera entra nella circolazione energetica primaria dal quarto centro di controllo (Verde) per poi essere veicolata all’interno dell’organismo, questo fa comprendere l’importanza di tale colore.
A livello spirituale i soggetti appartenenti al colore Verde sentono la necessità di donare, creando armonia intorno a loro e rasserenando gli animi. Donare è il compito che hanno in questa nostra esistenza, non possono fare altrimenti.
Questa loro indole è percepita dagli altri colori come una dote, ma è percepita come una gabbia dai soggetti appartenenti al colore Verde poiché essi sentono il peso degli altri i quali cercano appoggio.
Il Vigo in una delle sue lezioni di Cromologia sottolinea il concetto di donare con questa frase: “quando c’è un combattimento tra l’essere e non essere, il colore verde ci porta nella strada giusta ci dà una mano ad imparare a ragionare”.
Dalla visione generale dei soggetti Verde si evidenziano alcuni punti fondamentali sui quali essi basano la loro esistenza:
La nota distintiva di questo colore è la necessità di relazione con gli altri esseri umani. In quasi tutte le risposte ricevute l’attenzione è posta sul genere umano, i soggetti rispettano le persone, accettando anche la loro manifestazione disarmonica e, quando è richiesto si prodigano nell’indirizzare i vari soggetti ad una scelta adeguata e consapevole.
I soggetti Verde sono molto seri, fanno tutto con metodo e non improvvisano. Valutano le loro scelte con serietà.
La serietà è intesa come rispetto nei confronti degli altri, è una forma di coerenza.
Non vogliono essere considerati dal prossimo dei buffoni o dei ciarlatani, poiché una persona poco seria non è attendibile. A una persona poco seria non puoi concedere la propria fiducia.
Questa loro caratteristica non esclude il sapersi porre con ironia, sanno stare in compagnia divertendosi e coinvolgendo gli altri.
La serietà è percepita anche come una limitazione, molti degli intervistati riferiscono: “sono anche troppo serio/a”. arrivano a considerare la serietà come una prigione mentale che riduce la propria spontaneità.
Nel loro percorso di realizzazione ricercano la leggerezza, il non prendersi troppo sul serio.
La propria evoluzione è vissuta come cambiamento, il modificare lo stato attuale delle cose. Amano fare sempre qualcosa di diverso; nell’ambito del lavoro alternano varie mansioni, in tutte riescono a trovare la loro giusta collocazione a tal proposito un uomo racconta: “io sono partito da zero, coltivavo con mio padre il nostro terreno, facendolo come secondo lavoro; ora ho un’azienda agricola ben avviata. Questa è l’evoluzione!”
Adattandosi, affrontano seriamente i compiti a loro affidati e, da questo atteggiamento raggiungono un’ulteriore evoluzione interiore.
Riconoscono l’evoluzione come il cammino personale e come un percorso di vita che porta a connetterli con loro stessi, con le altre persone e con l’Universo.
E’ esemplificativa la risposta di una donna: “se mi devo vedere rappresentata da un grafico non mi vedo con alti e bassi, ma come un qualcosa che evolve e non cambia bruscamente e poi torna indietro”.